Quando sentivo pronunciare la parola sartù, già avevo l’acquolina in bocca e, magicamente percepivo il profumo delle polpettine….
fritte, il sapore corposo della mozzarella …insomma sognavo a…bocca aperta!
Peccato che mamma non lo faceva spesso, forse per questo la sua preparazione mi deliziava.
Il sartù di riso è un timballo che fa parte della cucina tradizionale napoletana.
Probabilmente il suo nome deriva dal francese ” sor tout” cioè “copri tutto”.
Nel 700 i cuochi francesi a servizio da nobili napoletani per rendere più appetibile il riso aggiunsero il pomodoro, le polpettine , le uova, i piselli e tante altre prelibatezze.
Per 600gr di riso occorrono…polpettine, ragù, 200gr di mozzarella e 200gr di provola, 2 o 3 uova sode, 3 o 4 salsicce, 400gr di pisellini, grana padano, burro e pan grattato.
Naturalmente dobbiamo preparare un ragù ..magari lo facciamo il giorno prima.
Con 400gr di macinato di maiale, il pan grattato, 2 uova e il grana padano, un pizzico di sale
un poco di prezzemolo prepariamo le polpettine…..fritte in olio di oliva.
In una padella cuociamo i piselli con un poco di olio e un pizzico di sale.
Prepariamo le uova sode e quando saranno fredde le tagliamo a fettine.
Cuociamo il riso in abbondante acqua salata per metà cottura. Raffreddiamolo sotto un getto di acqua corrente e condiamolo con il ragù freddo.
Imburriamo e cospargiamo con pan grattato uno stampo a ciambella e mettiamo metà del riso in modo che foderi tutto lo stampo.
A questo punto si mettono i piselli, le polpettine, le uova, le fettine di mozzarella e di provola…insomma tutto quello che c’è… poi si richiude con il resto del riso e si inforna a 180°C per 30 minuti.
Quando il sartu’ di riso è pronto si rigira su di un piatto ……. e buon appetito